venerdì 30 aprile 2010

L’ eiaculazione precoce: la prevenzione attraverso l’ educazione sessuale


Quando l’ eiaculazione precoce non è legata a questioni puramente fisiche, anatomiche e fisiologiche, può essere originata dall’ educazione sessuale che è stata impartita sin dall’infanzia. Come molto spesso accade la sessualità in ambito familiare e scolastico è vissuta e trattata in maniera blanda come fosse un tabù, un argomento di cui non dover parlare. Così si cresce formando da se la propria conoscenza sulla sessualità e su ciò che intorno ad essa gravita.
L’assenza di un’adeguata educazione sessuale, l’abbondanza di pregiudizi e di false credenze sulla sessualità, possono non solo provocare insicurezza sull’argomento, ma anche generare una serie di cattive informazioni. Gli esperti in andrologia, ritengono che una cattiva educazione sessuale possa anche essere alla base dell’ eiaculazione precoce negli uomini. Secondo gli esperti sessuologi l’ educazione sessuale è fondamentale sin dall’infanzia, se questa manca le cause possono essere:
• Scarsa informazione sul funzionamento del proprio corpo
• Senso di colpa (per cui il più delle volte si mettono in atto masturbazioni velocissime e cariche di ansia e che possono comportare l’incapacità di riconoscerne le sensazioni del proprio corpo)
• Scarse o false conoscenze sulla sessualità femminile
• Conoscenze sommarie o in esatte sui problemi sessuali maschili tra cui l’ eiaculazione precoce
L’ eiaculazione precoce quando è di natura psicologica
L’ eiaculazione precoce è un disturbo sessuale maschile consistente nella tendenza a eiaculare in una fase molto precoce del rapporto sessuale. L’ eiaculazione precoce è di difficile inquadramento poiché il criterio di definizione non può tenere conto né dell'aspetto temporale, né del numero di spinte coitali, né del raggiungimento del piacere del partner, ma piuttosto si basa sull'incapacità del soggetto di controllare volontariamente il riflesso eiaculatorio una volta che abbia raggiunto l'intenso livello di eccitamento che caratterizza la fase orgasmica.
Raramente la causa dell’ eiaculazione precoce è di origine organico/fisiologica, tuttavia in tali casi l’ eiaculazione precoce è legata a infiammazioni delle vie urogenitali, a malattie neurologiche, o all'uso di farmaci. In questi casi la terapia è volta a rimuovere i fattori causali portando alla risoluzione dell’ eiaculazione precoce . Per quanto riguarda le cause psicologiche, gli uomini affetti dal disturbo dell’ eiaculazione precoce sono accomunati probabilmente da un tentativo di difendersi dall'ansia generata dalla sessualità e, in particolare, dalle intense sensazioni erotiche che precedono l'orgasmo, e sono quindi impossibilitati a controllarlo.
L'ansia alla base di questo meccanismo, generante l’ eiaculazione precoce, non può essere attribuita a un solo fattore patogeno: la cattiva o insufficiente educazione sessuale, gli elementi conflittuali risalenti all'infanzia, l’ostilità verso la donna, le prime esperienze sessuali traumatiche, i conflitti di coppia, la paura del rifiuto e l’ansia da prestazione possono contribuire con diverso peso e profondità all’ eiaculazione precoce. Avere una corretta educazione sessuale , dunque, è alla base del vivere serenamente la propria sessualità e aiuta gli uomini a superare problematiche angoscianti come l’ eiaculazione precoce.

mercoledì 21 aprile 2010

Impotenza: stress da ufficio tra le cause


Secondo gli esperti stress, pressioni, ansia, casi di mobbing e quant’altro ruoti attorno al lavoro d’ufficio può causare l’impotenza detta anche disfunzione erettile nell’uomo. L'ufficio non è infatti un luogo propriamente salutare e oltre a determinare stress o depressione può causare anche l’impotenza, patologia che manda attualmente in crisi milioni di uomini. La disfunzione erettile o impotenza colpisce più di 152 milioni di uomini nel mondo. L’impotenza certamente non deriva solo da problematiche socio psicologiche ma certo è che più del 20% degli uomini che soffrono di disfunzione erettile affermano di essere sottoposti a notevole stress.
Allarme impotenza: sono le statistiche a confermare la disfunzione erettile
Tutti i Paesi industrializzati contano circa 90 milioni di vittime dell’impotenza e frequentemente la disfunzione erettile rimane un problema celato e irrisolto per gli uomini. Basti pensare che in Italia solo 1 uomo su 10 decide di affrontare e curare i problemi di impotenza. L'allarme arriva dagli esperti riunitisi al convegno indetto dalla Lilly-Icos all'interno del XIX Congresso Nazionale di Andrologia tenutosi a Bologna. Per gli specialisti in materia di disfunzione erettile negli uomini, l’impotenza è una malattia che nel più dei casi viene scaturita o aggravata dallo stress a cui si è sottoposti durante l’orario di lavoro. I ritmi frenetici, le ansie per un lavoro svolto, la continua sensazione di dover essere giudicati e le preoccupazioni lavorative o di retribuzione hanno un ruolo rilevante sulla sfera sessuale degli uomini. Il professor Carlo Maretti, dottore operante nel Centro di Andrologia di Parma ,sostiene inoltre, che sempre più frequente è il manifestarsi dell’impotenza a seguito di mobbing subito. Gli uomini che subiscono pressioni sul lavoro, spiega il dott. Maretti, a lungo andare manifesteranno lo stress attraverso il proprio corpo, ecco perché la disfunzione erettile è più facile che si manifesti in tali soggetti. Gli uomini che vivono queste condizioni di stress e che soffrono di impotenza tendono però a sentirsi colpevoli e responsabili, acutizzando ulteriormente il malessere derivante dall’impotenza. Il senso di colpevolezza è quello che poi porta ad una chiusura psicologica nell’uomo, il quale raramente decide di risolvere i propri problemi di disfunzione erettile.
Impotenza: sempre meglio parlarne
Gli studiosi hanno definito l’impotenza come il “male professionale” del nuovo millennio. Ma con una corretta terapia farmacologia ed uno specifico quadro diagnostico, gli uomini affetti da disfunzione erettile hanno la possibilità di cancellare definitivamente l’incubo dell’impotenza e vivere serenamente la loro sessualità. Il professor Andrea Ledda dell’Università di Chieti, mira a sottolineare l’importanza dell’informazione a riguardo della disfunzione erettile. Ad esempio individuare le cause fisiche e psicologiche che possono contribuire o essere causa diretta dell’impotenza è solo il primo passo verso la prevenzione o la cura di questa patologia. Gli uomini che vogliono preservare la loro attività sessuale o che non vogliono aggravare i loro problemi di impotenza, devono sapere anche quali agenti nocivi vanno evitati: piombo, prodotti chimici all’interno di fabbriche, detersivi ad alto concentrato di alchifenolo, lubrificante del lattice (del profilattico) e sostanze corrosive possono ridurre notevolmente il desiderio sessuale e incentivare l’insorgere della disfunzione erettile. Restare sempre informati su ciò che può provocare l’impotenza è fondamentale per prevenire e combattere la disfunzione erettile e tutto ciò che essa comporta a livello fisico e psichico.

martedì 20 aprile 2010

Rapporti sessuali frequenti: i benefici del sesso sull’organismo





Sesso per curare il mal di testa

Secondo la tesi del dott. Bruno Marcello Fusco, responsabile del centro di medicina del dolore dell'Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico (Irccs) Neuromed di Venafro (Is), alcune tipologie di cefalee sono provocate da mancati o ridotti rapporti sessuali. Il sesso secondo l’esperto potrebbe rivelarsi valida terapia curativa contro il mal di testa. La ricerca svolta dal dott. Fusco ha confermato le ipotesi iniziali, infatti il 45% delle persone analizzate dichiara di veder sparire la cefalea durante o subito dopo i rapporti sessuali. Spiega il dott. Fusco che il sesso può lenire e combattere le cefalee muscolo-tensive grazie all’orgasmo che aumenta i livelli di serotonina e di dopamina nel cervello. L’aumento di queste sostanze dona emozioni positive e un rilassamento psicofisico favorevole a tutto l’organismo.


Il sesso come cura dell’influenza

Costanti e regolari rapporti sessuali favoriscono la produzione dei meccanismi immunologici nel nostro corpo. Ad affermarlo è uno studio realizzato dalla Wilkes University della Pennsylvania e pubblicato sulla rivista americana New Scientist. I ricercatori sono riusciti a dimostrare la stretta relazione tra sesso e difese naturali (IgA) del corpo contro le infezioni delle vie respiratorie e non solo. Le IgA sono delle immunoglobuline del sangue. La loro più nota azione è quella di difesa nelle secrezioni: lacrime, salive, muco nei bronchi. Le IgA formando una “vernice immunologica”, impediscono l’attacco dei germi. Lo studio scientifico sostiene che chi fa poco sesso o chi fa sesso in modo irregolare ha un abbassamento delle difese immunitarie IgA. Infatti, fare sesso regolare, a livello biochimico, risulta altamente terapeutico e incisivo per tutte le malattie da raffreddamento. Inoltre il sesso regolare abbassa il livello di stress che, a sua volta, aumenta il livello immunitario. In sostanza chi ha regolari e frequenti rapporti sessuali si ammala meno!

Gli innumerevoli benefici del sesso

E' ormai scientificamente provato che regolari rapporti sessuali diano benefici sia fisiologici che psicologici. Gli esperti in sessuologia hanno stilato una lista dei miglioramenti sull’organismo dati da frequenti rapporti sessuali:
I rapporti sessuali migliorano il senso dell'olfatto. È durante i rapporti sessuali avviene il rilascio di prolattina, che permette lo sviluppo di cellule neuronali nei bulbi olfattori del cervello.
I rapporti sessuali riducono il rischio di malattie cardiovascolari: fare sesso più volte in una settimana abbassa notevolmente il rischio di attacco cardiaco.
I rapporti sessuali portano a bruciare più calorie, circa 250 calorie ogni volta che si fa sesso.
Fare sesso aiuta a combatte la depressione ed attenua il dolore: dal mal di testa agli stati da raffreddamento.
I rapporti sessuali stimolano la circolazione sanguigna in tutto l’organismo.
Il sesso migliora l'elasticità della pelle: la secrezione di ormoni sessuali femminili, gli estrogeni, fa aumentare i livelli di collagene, importantissimo per l’epidermide.
Il sesso fa bene a tutto l’organismo quindi!. Almeno tre rapporti sessuali alla settimana producono effetti miracolosi sul nostro corpo. Lo studio condotto dal professor David Weeks, neuropsicologo al Royal Edinburgh Hospital, conferma la tesi di numerosi esperti: rapporti sessuali frequenti e regolari fanno sembrare più giovani di sette anni. Solo il 30% dell'aspetto giovanile di una persona infatti dipende dai geni, il resto lo fa il sesso.

lunedì 19 aprile 2010

Viagra: ansiolitico per giovani o cura all’impotenza?



Il Viagra è un farmaco decennale impiegato nel trattamento dell’impotenza nell’uomo. Il consumatore “tipo” di Viagra è generalmente l’uomo dai quaranta anni in su, che per motivi di natura organica o di natura psicologica ha una perdita dell’erezione e una difficoltà a completare un atto sessuale soddisfacente. Le statistiche recenti però evidenziano un notevole aumento di vendite per il Viagra soprattutto da parte dei più giovani. Pare, dunque, che il Viagra non venga destinato solo a uomini maturi ma anche a uomini al di sotto dei trent’anni che nel Viagra ritrovano il “facile aiutino” per migliorare le prestazioni sessuali. Un’intervista, condotta su un campione di 100 uomini di età compresa tra i 28 e i 35 anni, conferma l’utilizzo di Viagra come supporto alla virilità e non come cura contro l’impotenza.
Nel 1998, la Food and Drug Administration diede il via libera alla commercializzazione del Viagra negli Stati Uniti, e questo farmaco contro l’impotenza è divenuto in pochissimo tempo un successo commerciale su scala planetaria. Attualmente per la cura dell’impotenza sono in commercio altri farmaci di tutto rispetto come il Cialis ed il Levitra, che così come il Viagra, vanno assunti solo in caso di effettiva necessità e a seguito di consulto medico.
Viagra: usi e abusi
La nostra società è assalita da messaggi di virilità e da publicizzazioni di prestazioni sessuali straordinarie. Ed è in questa società “erotizzata” che ha reso il Viagra ancor più noto. A rendere ancora più facile la diffusione del Viagra, vi sono le varie esternazioni di personaggi del mondo dello spettacolo che hanno ammesso, senza tanti veli, di aver fatto uso di Viagra non per curare l’impotenza ma per avere una migliore prestazione sessuale. Le dichiarazioni sul Viagra, da parte di personaggi del mondo dello spettacolo, hanno incentivato l’uso del Viagra tra gli uomini al di sotto dei trent’anni. Così il farmaco per eccellenza contro l’impotenza ha rotto gli argini delle barriere anagrafiche ed ha spopolato per scopi differenti da quelli per cui inizialmente era stata pensata. Ora i consumatori non sono più solo gli over 40 desiderosi di vivere pienamente la propria sessualità, ma anche giovani timorosi di fare brutte figure e che ricercano prestazioni più durature.
Viagra come cura all’insicurezza
Molti giovani, ancora agli inizi della loro attività sessuale, vivono il Viagra come una necessità vera e propria senza rendersi conto che questo farmaco è stato creato per un reale disagio quale quello dell’impotenza. Questi giovani uomini invece di vivere la propria sessualità come elemento di gioco, piacere e benessere, vivono la sessualità come una prestazione sportiva dove c'è un pubblico che giudica e dà un voto. Gli uomini sono terrorizzati all'idea di non riuscire ad avere un eccellente rapporto sessuale ed è questo che li spinge verso il Viagra. Il Viagra, dunque, come farmaco per la cura dell’insicurezza e non dell’impotenza. Alcuni sondaggi riportano che molti giovani uomini usano il Viagra ma non il preservativo. Si preoccupano, cioè, più dell’erezione che di un eventuali contagi o di possibili infezioni. Eppure se un'erezione debole può provocare disagio e vergogna al momento del rapporto, le conseguenze di un contagio possono durare tutta la vita.
Ma, per quanto sia opinabile l’uso del Viagra da parte di uomini che non soffrono propriamente di impotenza va ricordato che vi sono anche situazioni veramente complicate in cui i disturbi della sessualità sono patologie reali e conclamate. L’impotenza è un vero disagio, anzi una patologia che va affrontata e chiaramente curata mentre l’ansia da prestazione e le insicurezze sono solo blocchi psicologici da superare in maniera differente.

lunedì 12 aprile 2010

Orgasmo sincronizzato: realtà o utopia?




Uno studio dell’università canadese Queen’s University sostiene che la simultaneità orgasmica tra uomo e donna è un’illusione. Lo conferma la profonda differenza fisica tra i due sessi. Per quanto riguarda il meccanismo sessuale legato all’orgasmo, va precisato che uomo e donna hanno risposte fisiologiche assai differenti agli stimoli sessuali. E'emerso che l’eccitazione maschile è legata soprattutto al desiderio, per cui c'è una componente sia fisica che mentale, mentre l'eccitazione femminile non è legata necessariamente al corpo rimanendo pressocchè esclusivamente mentale. Provare piacere nello stesso momento è un’eventualità più che impossibile, o molto rara secondo gli studiosi. Infatti, gli uomini si eccitano molto più velocemente e quando arrivano al culmine, con l'orgasmo,la loro partner spesso è ancora lontana dal raggiungimento del piacere sessuale. Perché ci sia una certa simultaneità l’ erezione maschile dovrebbe essere prolungata a lungo e la donna dovrebbe avere un tipo di sessualità generale simile a quella maschile, quindi più veloce. Per migliorare l’intesa sessuale si possono prevedere le reazioni del partner, attraverso la velocizzazione dell’eccitazione femminile, tramite la stimolazione del clitoride o punto G, per chi riesca ovviamente a trovarlo! ma si possono fare anche esercizi mirati al controllo dei muscoli pelvici che rallentano l’atto sessuale nell'uomo. Infine, anche se risulta difficile procurarsi un orgasmo sincronizzato, quello che conta è la soddisfazione di entrambi i partner, che in fondo, è l’unico traguardo di una sessualità completa e soddisfacente.

Internet e tv distraggono dal sesso... e la coppia va in crisi.




Sondaggi recenti hanno dimostrato che gli europei, ma soprattutto gli italiani, durante l'attività sessuale pensano ad altro. Le distrazioni più frequenti sono risultate essere internet o la partita in tv per gli uomini, e pulizie dometiche e cucina per le donne! Insomma pare che queste scuse o non scuse portino alla cattiva concentrazione durante il rapporto sesuale e ad una vita intima sempre più veloce e quasi superficiale.

Questi risultati sconcertanti sono stati effettuati su un campione di giovani in una fascia d'età compresa tra i 19 e 30 anni eprovenienti da Francia, Italia, Polonia, Ungheria e Gran Bretagna. Gli europei, dunque, anzichè abbandonarsi alla passione, si dedicano ad altre distrazioni ponendo il sesso in un gradino inferiore della scala dei valori e delle esigenze. Questi dati sono davvero allarmanti se poi confrontati con quelli che evidenziano il numero abnorme di coppie in crisi. Lo stress, le difficoltà lavorative, la gestione di una famiglia e quant'altro già rendono precari i rapporti in cui ognuno ha dei suoi spazi a se stanti, le distrazioni che interferiscono nella sfera sessuale, poi, non fanno altro che peggiorare la situazione portando nella stragrande maggioranza dei casi ad una chiusura se non ad una totale rottura nella coppia. I migliori sessuologhi di tutto il mondo, invitano le coppie a creare, invece, uno spazio comune tra i partner. Uno spazio in cui dedicarsi completamente l'uno all'altro creando un confronto e una confidenza crescente. Solo in questo modo una coppia che affronta le già costanti difficoltà della vita può rimanere salda ed affiatata. La sessualità vissuta bene è fondamentale per lo stimolo della coppia nel tempo e vale la pena di sacrificare distrazioni futili che non portano a null per concentrarsi sull'amore e sulle attenzioni verso il partner, che sono invece investimento per la vita.

domenica 11 aprile 2010

L’abbronzatura risveglia la libido



“Un po’ di calore e nell’uomo si risveglia la libido”. È quanto emerge dagli studi condotti dall’Università di Medicina di Graz in Austria.


Le cause del calo della libido
Il desiderio sessuale, o libido (termine latino), spesso può diminuire sensibilmente sia nell’uomo che nella donna. I fattori che conducono ad un calo della libido, e ad una mancata virilità nell’uomo, possono essere molteplici e di diversa natura; fisica (malattie), psicologica (stress, ansietà, depressione, complicata vita affettiva etc.) e situazionale (assunzione di alcool, droghe e ormoni). Alcuni di questi fattori influenzano solo temporaneamente la libido, altri, invece, si prolungano nel tempo ed è per questo che necessitano di consulti medici appropriati.

Le ricerche scientifiche sul calo della libido

Per i casi meno “preoccupanti” di calo della libido, notizie confortanti giungono proprio dagli studi fatti sia sulla vitamina D, sul testosterone e sui ferormoni. È stato scientificamente provato che, il testosterone (il più importante ormone maschile che contribuisce allo sviluppo degli organi sessuali, alla produzione di sperma e al mantenimento di un equilibrato desiderio sessuale), cresce sensibilmente con l’aumento di vitamina D nel corpo.
Come già detto, ad individuare un nesso tra la vitamina D ed il testosterone è stata la ricerca di una nota Università austriaca. Analisi condotte su un campione di uomini volontari, hanno dimostrato come “superare i livelli di 30 nanogrammi di vitamina D per millilitro di sangue, comporta una impennata di testosterone e una sensibilizzazione del desiderio sessuale”. La vitamina D è una sostanza influenzata soprattutto dai raggi solari, insomma quando c’è sole, c’è anche testosterone e l’attrazione tra due persone è maggiore! È per questo che, gli uomini, sono più “sensibili” durante la primavera e l’estate, quando cioè si ha una quantità maggiore di luce solare. Dunque l’abbronzatura (naturale) è in grado di accendere la virilità in un uomo, migliorandone le prestazioni in maniera di sesso.

Testosterone e non solo

I ricercatori, tengono in fine a ricordare che insieme al testosterone si attivano anche tutti gli altri ormoni… tra cui i ferormoni (sostanze chimiche in grado di suscitare reazioni specifiche di tipo fisiologico/comportamentale) determinanti anch’essi nell’aumento di libido e virilità. È noto, infatti, che il profumo della pelle e la sua composizione di ferormoni hanno un effetto nel governare le reazioni istintive dinanzi ad un’altra persona. Sembra una banalità, ma, con più sole il corpo è scoperto e libera le sostanze chimiche influenti sul desiderio sessuale.


Una questione di “reazione a catena”

Se la vitamina D, non è causa diretta dell’aumento di ferormoni, è anche vero che si instaura una “reazione a catena”, per cui; il sole che determina la nostra abbronzatura, aumenta la vitamina D nel corpo, l’elevata percentuale di vitamina D, a sua volta, stimola la produzione di testosterone, apportante l’aumento della libido. Il testosterone per reazione produce e scatena i ferormoni… agenti fondamentali della virilità.


Alla luce di queste novità scientifiche, non resta che attendere l’estate e godere a pieno dei vantaggi che la tintarella renderà al nostro desiderio sessuale!

Carenza di serotonina? Il rischio è l’ eiaculazione precoce



Secondo la Società Italiana di Andrologia (SIA) in Italia circa 4 milioni di uomini tra i 20 e i 60 anni di età soffrono di eiaculazione precoce. L’eiaculazione precoce non è quindi un problema di poca importanza o da sottovalutare, ma una patologia che va affrontata in tempo per non mettere a rischio la propria autostima ed il rapporto di coppia..

L'eiaculazione precoce è la difficoltà o incapacità da parte dell'uomo di esercitare un controllo volontario sull'eiaculazione. L’eiaculazione precoce può essere di diverso tipo a seconda delle cause che la determinano. Le cause dell’eiaculazione precoce possono essere organiche, psicopatologiche e relazionali. Tuttavia le ultime ricerche, riguardanti l’eiaculazione precoce, hanno messo in evidenza la responsabilità da parte di una sostanza, la serotonina, sul rapido processo di eiaculazione. Secondo gli studiosi una concentrazione ridotta di serotonina nel sangue potrebbe essere uno dei fattori principali e scatenanti dell’eiaculazione precoce.

Gli esperti nel corso di un convegno sul tema dell’eiaculazione precoce hanno sviluppato il progetto "Specialisti nel trattamento dell'eiaculazione precoce"al fine di incrementare le ricerche in questo ambito e su una patologia in così ampia diffusione. Secondo la ricerca, il riflesso eiaculatorio si verifica in risposta a un'interazione complessa di stimoli fisiologici e psicologici nel cervello e nel sistema nervoso centrale in cui la serotonina riveste un ruolo di primaria importanza. La serotonina è un neurotrasmettitore in grado di controllare l'eiaculazione. Se la quantità di serotonina a livello del sistema nervoso centrale è sufficiente,l’uomo sarà capace di controllare il riflesso eiaculatorio. Se, invece la serotonina è a bassi livelli, il controllo sarà minimo ed il rischio di soffrire di eiaculazione precoce sarà maggiore.


Eiaculazione precoce e bassi livelli di serotonina: la soluzione esiste


Quando l’eiaculazione precoce dipende da una carenza di serotonina, la soluzione è una sostanza, la dapoxetina. Il principio attivo dapoxetina è contenuto in un farmaco, il Priligy, che agisce sulla serotonina, aumentandone la quantità. L’eiaculazione precoce viene così “arrestata” , in quanto l’aumento di serotonina ottenuto con il farmaco permette di allungare i tempi di eiaculazione permettendo un maggiore controllo del riflesso eiaculatorio. Il Priligy dapoxetina è il primo farmaco approvato per il trattamento dell’eiaculazione precoce, ed è stato oggetto di diversi studi e test scientifici per attestarne la sicurezza e l’efficacia, ed è stato approvato dalla Società italiana di andrologia (Sia), dalla la Società italiana di andrologia e medicina sessuale (Siams) e dalla Società italiana di urologia (Siu). Dunque grazie ad un trattamento farmacologico mirato che agisce sui livelli di serotonina, l’eiaculazione precoce può dirsi finalmente sconfitta!

Purtroppo gli uomini che soffrono di eiaculazione precoce hanno la tendenza a non volere affrontare la problematica con il proprio medico. La reticenza ed i tabù legati al disagio dell’eiaculazione precoce, però, non fanno altro che aggravare il problema. Bisogna invece prendere atto del fatto che l’eiaculazione precoce non è una colpa o un qualcosa che dipende direttamente dall’uomo che ne soffre, ma è una patologia diffusa che può e deve essere curata così come vengono curate altre mille malattie.