martedì 28 giugno 2011

Aneiaculazione: perché non esiste solo l’eiaculazione precoce

L’eiaculazione che non arriva mai…

Quando un uomo non riesce ad eiaculare, pur essendo sessualmente stimolato, allora potrebbe trattarsi di aneiaculazione, ovvero l’assenza completa di eiaculazione in presenza di un orgasmo.
L’aneiaculazione infatti non permette la fuoriuscita del liquido seminale e indica un’anomalia della corretta funzionalità dell’apparato genitale. L’aneiaculazione è spesso causata da patologie di carattere neurologico come ad esempio dei traumi del midollo spinale, da patologie degenerative come le lesioni del sistema nervoso, o ancora dall’assunzione di alcuni farmaci come gli antidepressivi e gli psicotici.
A volte però l’aneiaculazione può dipendere da fattori di tipo “ostruttivo” che impediscono al liquido seminale di fuoriuscire in conseguenza dell’orgasmo. È il caso di tumori o infiammazioni della prostata o delle vescicole seminali.

Aneiaculazione: da non sottovalutare l’aspetto psicologico

Quando l’aneiaculazione colpisce uomini di giovane età, bisogna considerare non solo le cause di tipo fisico scatenanti la problematica sessuale, ma anche gli aspetti psicologici che in qualche modo possono accentuare una pre esistente ma piccola predisposizione di fondo all’aneiaculazione.
Ma cosa fare per capire se si è affetti realmente da aneiaculazione?, e come distinguere l’aneiaculazione di tipo fisiologico da quella di carattere psicologico? La prima cosa da fare se si nota l’assenza di eiaculazione in concomitanza dell’orgasmo è quella di eseguire degli esami come quello sull’urina post-coitale. Questo esame prevede di esaminare gli spermatozoi presenti (o meno) nell’urina a seguito di un rapporto sessuale o dopo la masturbazione.

Aneiaculazione: da non confondere con l’eiaculazione retrograda

L’esame sull’urina post-coitale permette di fare una distinzione tra l’eiaculazione retrograda e l’aneiaculazione, in quanto la presenza di sperma nelle urine indica l’esistenza di un’eiaculazione che però si riversa all’interno della vescica (eiaculazione retrograda), mentre l’assenza di spermatozoi indica la totale o parziale inesistenza dell’eiaculazione (aneiaculazione).
Una volta eseguito l’esame sull’urina post-coitale è necessario anche eseguire una visita specialistica e se necessario una serie di esami tra cui  un esame endocrino ed un esame neurologico. Il medico dovrebbe poi indagare non soltanto gli aspetti fisiologici legati all’aneiaculazione, ma anche quelli di carattere psicologico.


venerdì 24 giugno 2011

Consigli per una sessualità al top

Sessualità: consigli per il buon sesso

Sia l'uomo che la donna sono assai diversi tra loro e questo vale anche nell'ambito della sessualità. A volte sono proprio queste differenze a rendere difficile l'intesa sessuale tra partner che pur desiderandosi e amandosi non riescono a trovare un punto comune, un'intesa appunto, che faccia viver loro una sessualità al top.

Per migliorare la sessualità e l'intesa di coppia bisogna tener presente che la donna ha delle esigenze e dei tempi diversi rispetto all'uomo. Inoltre la donna predilige i preliminari, le parole sussurrate, l'atmosfera o la situazione soft, poichè è attraverso questa serie di attenzioni che raggiunge il massimo della libido e del piacere sessuale. Diciamo pure che prima che corporalmente la donna deve essere coinvolta mentalmente.

L'uomo invece è più diretto (potremmo dire che preferisce nel 99% dei casi andare al sodo!) non ama perdersi in preliminari troppo lunghi e tendenzialmente ha un solo pensiero, quello di soddisfare le proprie esigenze e, spesso senza volerlo, tende a trascurare le necessità della partner.

Ma come fare a rendere il sesso un momento di piacevole condivisione per entrambi? semplice, l'uomo dovrebbe prestare più attenzione, non focalizzare il rapporto solo ed esclusivamente sul raggiungimento del proprio piacere personale e cercare un coinvolgimento attraverso il dialogo. Chiedere alla propria partner cosa le piace e cosa no è il primo passo fondamentale per vivere il sesso al massimo.. una sessualità al top insomma!

venerdì 17 giugno 2011

Eiaculazione ritardata


Oltre all’eiaculazione precoce c’è anche  l’eiaculazione ritardata

L’eiaculazione ritardata è un disturbo della sfera sessuale certamente meno noto dell’eiaculazione precoce ma non per questo meno importante. L’eiaculazione ritardata si caratterizza per un ritardo del tutto involontario dell’eiaculazione. Il fatto che l’eiaculazione ritardata sia generata da una volontà non voluta, rende questo disturbo assai spiacevole e molto frustrante.

L’eiaculazione ritardata può essere primaria, permanente o assoluta, ma in alcuni casi è semplicemente un’eiaculazione ritardata situazionale, per cui assolutamente passeggera (in questo caso l’eiaculazione ritardata scompare se si mette fine alla situazione che la genera).
Se pur l’eiaculazione ritardata abbia il più delle volte un’origine psicologica, in alcuni casi le malattie neurologiche, le neuropatie diabetiche l’ipertiroidismo, degli interventi chirurgici o l’assunzione di taluni farmaci possono dar luogo all’eiaculazione ritardata.



Eiaculazione ritardata: diagnosi e terapia

La diagnosi dell’eiaculazione ritardata può essere eseguita con la stimolazione del pene mediante un vibratore o un dispositivo stimolante in grado di determinare o meno un problema di carattere fisiologico o neurologico. In questo caso quindi proprio un esame di carattere neurologico può servire per determinare o meno un’eiaculazione ritardata.

Una volta fatta una diagnosi dell’eiaculazione ritardata, l’uomo che ne è affetto dovrebbe consultare un urologo per trattare adeguatamente la disfunzione sessuale. La terapia dell’eiaculazione ritardata generalmente prevede una maggior frequenza di rapporti sessuali in modo da ridurre eventuali ansie da prestazione, ma in alcuni casi c’è chi è ricorso all’ipnosi per liberarsi del problema di eiaculazione ritardata.

martedì 14 giugno 2011

Eiaculazione precoce: domande e risposte


Eiaculazione precoce: la parola agli andrologi

Per saperne di più sull’eiaculazione precoce sono state rivolte ad andrologi esperti le domande più frequenti  formulate dagli uomini in merito all’eiaculazione precoce.


Quando si può parlare correttamente di eiaculazione precoce? ovvero, quando ci si può dire affetti dalla condizione di eiaculazione precoce?
La definizione dell’eiaculazione precoce è stata sempre oggetto di innumerevoli discussioni, in quanto secondo alcuni esperti l’eiaculazione precoce può essere determinata secondo dei parametri temporali, secondo il numero di spinte e secondo il raggiungimento o meno dell’orgasmo da parte del partner, mentre secondo altri l’eiaculazione precoce è una condizione soggettiva per cui il tempo di eiaculazione deve considerarsi come variabile da uomo a uomo, il numero di spinte può oscillare secondo le situazioni e l’orgasmo da parte del partner non dipende solo dall’uomo ma anche dal modo di vivere la sessualità dall’altra parte.

Tuttavia, sulla base di recenti diagnosi, dati statistici ed epidemiologici è stato possibile dare una definizione più precisa di eiaculazione precoce, per cui rientrano nella diagnosi certa di eiaculazione precoce gli uomini che hanno dei rapporti sessuali di durata inferiore ai 60 secondi dal momento della penetrazione. Ovviamente se l’eiaculazione precoce avviene una tantum non c’è da allarmarsi poiché fattori psicologici, emozionali, relazionali e situazionali possono incidere e determinare un’eiaculazione precoce. certo è che quando invece l’eiaculazione precoce è ricorrente, allora sarebbe il caso di consultare un medico e prendere in considerazione l’ipotesi di un trattamento farmacologico contro l’eiaculazione precoce possibilmente abbinato ad una terapia psicologica per eliminare possibili blocchi psicologici o ansie da prestazione sessuale.

A proposito di terapia psicologica, l’eiaculazione precoce è quindi una patologia di natura psichica o può anche derivare da fattori di tipo fisico?
Entrambi i fattori, psicologici o fisici, possono determinare l’eiaculazione precoce. nel corso degli anni è stato possibile studiare una serie di casi in cui da fattori fisici si generavano conseguentemente fattori psicologici annessi all’eiaculazione precoce. in altri casi ancora l’eiaculazione precoce si determinava da soli fattori psicologici, mentre non è mai stato riscontrato alcun caso in cui dei fattori psicologici legati all’eiaculazione precoce hanno poi dato vita a fattori di tipo organico.

Quali sono i fattori di natura fisica determinanti l’eiaculazione precoce?
Tra i fattori di natura organica determinanti l’eiaculazione precoce ritroviamo le infezioni delle vie urinarie, le patologie infiammatorie del prepuzio e del frenulo, e l’ipersensibilità del glande. Non si dimentichi però che anche le infiammazioni ed i tumori della prostata o degli interventi chirurgici invasivi possono determinare l’eiaculazione precoce. Inoltre, un numero significativo di uomini sviluppa l’eiaculazione precoce a seguito di patologie purtroppo assai comuni come l’obesità, il diabete e l’ipertiroidismo.
A volte poi l’eiaculazione precoce viene a presentarsi a seguito di patologie debilitanti come la sclerosi multipla, la spina bifida ed altre tipologie di carattere neurologico.

Quali sono i fattori di natura psicologica determinanti l’eiaculazione precoce?
Tra i maggiori fattori di natura psicologica scatenanti l’eiaculazione precoce ritroviamo l’ansia da prestazione, anche se in un mondo frenetico e difficile come questo la depressione inizia a giocare un ruolo non indifferente nella comparsa dell’eiaculazione precoce.

Quali sono le cure, i rimedi più efficaci, nel trattamento dell’eiaculazione precoce sia di natura organica che psicologica?
Indubbiamente nel trattamento dell’eiaculazione precoce sia il medico che lo psicologo hanno un ruolo fondamentale e determinante. Infatti, l’integrazione di una terapia psicologica al trattamento farmacologico (Priligy dapoxetina) può dare risultati ottimali e risolutivi dell’eiaculazione precoce.

venerdì 10 giugno 2011

Sesso&Psiche: Orgasmo (Parte 3)

Sesso&Psiche: Orgasmo (Parte 3): "I disturbi dell’orgasmo maschile: tipologie e cause I disturbi dell’orgasmo maschile si identificano con l’eiaculazione ritardata, anche def..."

martedì 7 giugno 2011

Eiaculazione precoce: tra i metodi la terapia del calore

Metodi efficaci contro l’eiaculazione precoce
Di eiaculazione precoce soffrono tantissimi uomini e questo lo si sapeva già! Ma molti ignorano che l’eiaculazione precoce può essere trattata efficacemente attraverso differenti metodi più o meno validi a seconda delle cause che hanno scatenato l’eiaculazione precoce stessa.
Il metodo contro l’eiaculazione precoce più impiegato e più valido rimane sempre e comunque il Priligy dapoxetina, un trattamento farmacologico testato e comprovato dalla soddisfazione di numerosi pazienti. Il Priligy dapoxetina è particolarmente indicato nei casi in cui l’eiaculazione precoce sia stata generata o da problemi di carattere psicologico (come l’ansia da prestazione) o da fattori di carattere fisiologico (carenza di serotonina, squilibri ormonali, problemi prostatici etc.). Per ulteriori informazioni sul Priligy basta cliccare qui.
Altro metodo per combattere l’eiaculazione precoce è quello della psicoterapia di coppia o individuale. Tendenzialmente questo metodo contro l’eiaculazione precoce è particolarmente indicato nei casi in cui l’eiaculazione precoce sia causata da traumi psicologici o da ansia da prestazione e stress.
Metodi efficaci contro l’eiaculazione precoce: la terapia del calore
Accanto a questi metodi efficaci contro l’eiaculazione precoce, si affianca un nuovissimo metodo definito come “terapia del calore”. A scoprire e promuovere la terapioa del calore contro l’eiaculazione precoce è una ricerca dell’ University Hospitals Case Medical Center di Cleveland (Ohio). Gli studiosi hanno impiegato uno strumento termico (image-guided neurothermal modulation) che sfruttando le onde radio sarebbe in grado di stimolare alcune sedi nervose peniene.

La terapia del calore contro l’eiaculazione precoce prevede l’applicazione di elettrodi di piccole dimensioni sul nervo dorsale del pene. Gli elettrodi inviando delle onde magnetiche diminuiscono la sensazione del sistema nervoso locale e riducono le manifestazioni di eiaculazione precoce.
Tra i metodi efficaci contro l’eiaculazione precoce questo è certamente il più recente e come tale è ancora oggetto di studi, ma se la sua efficacia fosse comprovata potremmo disporre di un ulteriore soluzione all’eiaculazione precoce.