L’eiaculazione che non arriva mai…
Quando un uomo non riesce ad eiaculare, pur essendo sessualmente stimolato, allora potrebbe trattarsi di aneiaculazione, ovvero l’assenza completa di eiaculazione in presenza di un orgasmo.
L’aneiaculazione infatti non permette la fuoriuscita del liquido seminale e indica un’anomalia della corretta funzionalità dell’apparato genitale. L’aneiaculazione è spesso causata da patologie di carattere neurologico come ad esempio dei traumi del midollo spinale, da patologie degenerative come le lesioni del sistema nervoso, o ancora dall’assunzione di alcuni farmaci come gli antidepressivi e gli psicotici.
A volte però l’aneiaculazione può dipendere da fattori di tipo “ostruttivo” che impediscono al liquido seminale di fuoriuscire in conseguenza dell’orgasmo. È il caso di tumori o infiammazioni della prostata o delle vescicole seminali.
Aneiaculazione: da non sottovalutare l’aspetto psicologico
Quando l’aneiaculazione colpisce uomini di giovane età, bisogna considerare non solo le cause di tipo fisico scatenanti la problematica sessuale, ma anche gli aspetti psicologici che in qualche modo possono accentuare una pre esistente ma piccola predisposizione di fondo all’aneiaculazione.
Ma cosa fare per capire se si è affetti realmente da aneiaculazione?, e come distinguere l’aneiaculazione di tipo fisiologico da quella di carattere psicologico? La prima cosa da fare se si nota l’assenza di eiaculazione in concomitanza dell’orgasmo è quella di eseguire degli esami come quello sull’urina post-coitale. Questo esame prevede di esaminare gli spermatozoi presenti (o meno) nell’urina a seguito di un rapporto sessuale o dopo la masturbazione.
Aneiaculazione: da non confondere con l’eiaculazione retrograda
L’esame sull’urina post-coitale permette di fare una distinzione tra l’eiaculazione retrograda e l’aneiaculazione, in quanto la presenza di sperma nelle urine indica l’esistenza di un’eiaculazione che però si riversa all’interno della vescica (eiaculazione retrograda), mentre l’assenza di spermatozoi indica la totale o parziale inesistenza dell’eiaculazione (aneiaculazione).
Una volta eseguito l’esame sull’urina post-coitale è necessario anche eseguire una visita specialistica e se necessario una serie di esami tra cui un esame endocrino ed un esame neurologico. Il medico dovrebbe poi indagare non soltanto gli aspetti fisiologici legati all’aneiaculazione, ma anche quelli di carattere psicologico.
Temo che mio marito soffra di aneiaculazione, in questi giorni ho preso appuntamento per una visita specialistica e spero che vada tutto bene. Comunque qui ho trovato molte notizie interessanti, bel blog.
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