martedì 20 dicembre 2011

Da quando la donna vuole di più, l’uomo dura di meno.

Gli uomini hanno iniziato a soffrire di eiaculazione precoce da quando le donne esigono l’orgasmo.
Come controllare, ora, questo riflesso?


Quando un uomo scopre di soffrire di un disturbo sessuale, come prima reazione tende ad attribuire la colpa alla donna. Nella maggior parte dei casi si sbaglia, ma in un caso specifico pare che l’emancipazione della donna abbia giocato un ruolo decisivo nel causare l’“inadeguatezza” dell’uomo.

Trasformandosi da soggetto passivo del rapporto sessuale il cui unico compito era quello di lasciare che l’uomo appagasse il suo appetito a protagonista attiva, compiaciuta ed addirittura esigente, la donna ha colto l’uomo impreparato. Così è nata prima l’ansia da prestazione e, di conseguenza, la famigerata quanto odiata eiaculazione precoce. 


L’inizio della fine
Quando le donne hanno iniziato a concepire il sesso non  solo come un atto meccanico di procreazione o un dovere coniugale, sono iniziati i problemi per gli uomini. Cleopatra e Messalina vengono ufficialmente identificate come le donne che hanno dato inizio a questo “scandalo”. Non a caso, più che per vipere e latte d’asina, le due donne sono passate alla storia per i loro orgasmi a ripetizione e per la sfacciataggine con cui li pretendevano dai loro amanti. Da quel momento per l’uomo è iniziata la ricerca spasmodica di tutto ciò che potesse migliorare le proprie prestazioni sessuali, dai cibi afrodisiaci agli infusi chimici dagli indubbi poteri. 

Se prima problemi come impotenza ed eiaculazione precoce erano del tutto sconosciuti agli uomini, oggi sono problemi all’ordine del giorno e a rimetterci è proprio la nuoca categoria delle donne esigenti. Analizzando il problema dal punto di vista scientifico, si può affermare che è stata saltata una tappa importante nella selezione naturale. Infatti, se nei millenni, per la riproduzione il fattore determinante fosse stato l'orgasmo femminile e non la semplice eiaculazione, la selezione della specie avrebbe fatto il suo corso e prodotto un maschio adeguato. Invece ha, al massimo, selezionato tra chi eiaculava fuori e non dentro, indipendentemente dal tempo impiegato per la funzione.


Si può controllare un riflesso?
Sebbene la popolazione degli scettici è convinta che le cure per l’eiaculazione precoce, come per altri problemi sessuali, siano inefficaci, in realtà l’uomo possiede, da sempre, la capacità di controllare anche i propri riflessi. E l’eiaculazione precoce non è altro che un riflesso. Un esempio: quando si sta sotto il sole e fa molto caldo l’uomo suda ed evitare di sudare è fisiologicamente impossibile.

Tuttavia, non è detto che l’uomo sia destinato a sciogliersi sotto il sole senza poter fare nulla. Se si sposta all’ombra o accende il ventilatore, eviterà di sudare. Di conseguenza, sebbene uno stimolo vibratorio continuo al pene provoca nel 98% dei casi un’eiaculazione nei primi 6 minuti, l’uomo ha la capacità di ritardare l’effetto sia in maniera naturale (cambiando posizione durante il rapporto, rallentando i movimenti, prendendo delle pause ecc.) sia ricorrendo a cure contro l’eiaculazione precoce che variano dal farmaco, alla crema, al preservativo ritardante. 

A tutto ciò, poi, bisognerebbe aggiungere il raggiungimento dell’armonia della coppia e della serenità nel vivere la propria sessualità. L’ansia da prestazione e tutto ciò che essa implica, possono facilmente scomparire quando si riesce a creare intesa e complicità con il/la proprio/a partner.

2 commenti:

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